TEMA DEL GIORNO: rigenerazione urbana: l'urbanistica funzionale all'economia

 

Il concetto di rigenerazione urbana è molto ampio. Non esiste una definizione univoca.

 

Tra le tante si cita la TRECCANI:

... il significato «plurisenso» e «pluridisciplinare» dell’espressione rigenerazione urbana, significato «che obbliga ad andare oltre le più frequentate e note nozioni di ‘recupero’, ‘riuso’ e anche ‘riqualificazione’, intesa questa ultima come un’azione, pubblica e/o privata, che determina un accrescimento di valori economici, culturali, sociali in un contesto urbano o territoriale esistente» (Mantini 2013, p. 8)

 

Al di là di sterili esercizi linguistici, volendo rimanere nel mondo reale, in Italia l'unica indicazione concreta di rigenerazione urbana deriva dall'uso finalistico delle risorse del PNRR.

 

Dalla lettura della "Documentazione parlamentare, Urbanistica e rigenerazione urbana, 22 aprile 2024, Urbanistica e rigenerazione urbana (camera.it)", si apprende che nel PNRR, e segnatamente nella Missione 5, Componente 2, sono appostate risorse economiche per 8,3 miliardi di euro, finalizzate a:

 

  1. rigenerazione urbana per la riduzione di situazioni di emarginazione e degrado sociale (M5C2 – 2.1);

 

  2. Piani Urbani Integrati (M5C2-2.2);

 

  3. Programma innovativo della qualità dell’abitare (PINQuA) (M5C2-2.3).

 

E' sintomatico che si è atteso il PNRR per introdurre coattivamente nell'urbanistica la rigenerazione urbana (conditio sine qua non per poter effettuare significativi interventi di trasformazione).

 

Pertanto la definizione di rigenerazione urbana non deriva da un'autentica esigenza di miglioramento della qualità della vita, quanto dallo sfruttamento delle risorse economiche.

 

Giustamente come diceva un certo Giovanni Falcone: "segui i soldi e capirai ..."