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La sanzione ex art. 38 Dpr 380/01: quando è ammessa?

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(@gaetano)
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TEMA DEL GIORNO: la sanzione ex art. 38 Dpr 380/01: quando è ammessa?
 
IL CASO: un fabbricato edificato in forza di un piano di recupero che ammetteva la demo-ricostruzione con ampliamento del 10%, a seguito di annullamento in via pretoria del PdR e del titolo edilizio, il comune, su istanza di parte, accoglieva le richiesta ex art. 38 dPR 380/01 e irrogava, con ordinanza, una sanzione corrispondente al valore venale del fabbricato.
 
L’interessato insorgeva innanzi al TAR avverso l’ordinanza, motivando che la dosimetria sanzionatoria poteva essere parametrata, al più, al riguardo dell’incremento del 10%.
 
L’adito TAR BS con sentenza n. 690 del 02/08/2024, annullava l’ordinanza, ritenendo che il vizio emendato era da riferirsi al solo motivo caducante e segnatamente alla modalità di approvazione del PdR, avvenuto con la procedura di variante semplificata e non, come correttamente doveva essere, con variante ordinaria.
 
Credo che il TAR abbia eccepito che il comune non poteva addossare la responsabilità della caducazione del PdR al privato, ma che avesse dovuto attivare una procedura sanante con la formula “ora per allora”. Infatti al punto 5.8 della sentenza si legge:
 
5.8. Nel caso di specie, l’amministrazione ha del tutto omesso di valutare la possibilità di rimuovere il vizio che inficiava il piano di recupero e il conseguente permesso di costruire, procedendo ora per allora all’approvazione della variante parziale allo strumento urbanistico con procedura ordinaria.
 
In definitiva, a mio modesto avviso, la P.A. nella valutazione dell’an e del quantum della sanzione pecuniaria ex art. 38, dovrà tener conto dei soli profili a titolo di colpa causale del privato che hanno ingenerato il vizio caducante del titolo edilizio.
 
Qualora il vizio che ha portato all’annullamento del titolo non è imputabile al privato, la sanzione pecuniaria non può essere irrogata, stante la ratio legis che vede nell’art. 38 una misura di protezione della P.A. rispetto l’eventuale azione risarcitoria del privato che, facendo leva sul legittimo affidamento del titolo edilizio concesso dal comune, ne rivendica il risarcimento del danno per equivalente.
 
Pubblicato : 21/08/2024 5:36 pm
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